Piediluco e il Reatino

Un lago “alpino” alimentato dalle acque del Velino che alimenta a sua volta la Cascata delle Marmore.

E’ la porta della Valle Santa reatina dove la natura ha ispirato San Francesco per il suo Cantico delle Creature.

Se si amano i bei paesaggi lacustri e la scoperta di piccole insenature la cui esistenza, da riva, appare del tutto insospettabile, mentre tra i fitti canneti del lago i bagliori solari vengono riflessi dalle increspature della superficie acquea, quello che fa per voi è il giro del lago in battello

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Un’occasione unica per scoprire questo splendido lago da un punto di vista privilegiato, accompagnati da guide locali; esperti conoscitori dei segreti del lago come nessun altro, al vostro servizio.

 

 

 

Se la Federazione Italiana Canottaggio ha scelto proprio il lago di Piediluco come sede del Centro Remiero Nazionale intitolato allo storico presidente della Federazione, Paolo D’Aloja, il motivo è da ricercarsi nella particolare densità dell’acqua del lago, ideale per il canottaggio. Qui alloggia la nazionale olimpica di canottaggio, che a Piediluco si allena e organizza meeting internazionali.

 

 

 

Il lago di Piediluco è da sempre generoso di pesce con i propri abitanti, che ricambiano la bontà lacustre omaggiandone i frutti ittici nel miglior modo possibile: in tavola. Uno di questi, il persico reale, è divenuto l’emblema della cucina del lago nel il carbonaretto alla piedilucana. I persici reali, cotti sulla fiamma viva fino alla carbonizzazione della parte esterna – da qui il nome carbonaretti – vengono eviscerati e serviti insieme a una particolarissima – e gustosissima – salsa verde. E il lago assume tuto un altro sapore. Chi, soprattutto d’estate, non riesce ad avvicinarsi a uno specchio d’acqua senza tuffarvisi immediatamente, può stare tranquillo: il lago di Piediluco è balneabile, e se il colore delle acque, nei periodi più caldi, assumerà tonalità rossastre non abbiate paura; è un fenomeno naturalissimo dovuto alla enorme prolificazione di alghe e piante acquatiche nelle acque del lago.

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Dagli amanti degli scorci mozzafiato a chi predilige i trekking storici, a chi ama passeggiate in bici, il lago di Piediluco ha in ogni caso la risposta a quello che state cercando. Le rovine della rocca albornoziana che troneggia sul lago, un tempo dimora del Signore Blasco da Belviso, è meta obbligata di ogni escursione, a piedi o in biciletta, per chi vuole unire il fascino della storia a un meraviglioso panorama da cartolina. Ma anche i romantici camminatori hanno il loro rituale obbligato alla montagna dell’Eco dove, dopo una visita alla basilica di San Valentino, possono gridare il nome dell’amata/o e ascoltarlo risuonare.

Piediluco è punto di partenza e di arrivo di numerosi percorsi di MTB, dai più semplici attorno al lago a quelli più difficili ma interessanti come la Greenway del Nera una anello completamente segnalato di 180 km. Per quanto riguarda la bici da corsa, Piediluco è il punto di partenza e di arrivo di tre anelli cicloturistici per tutte le gambe: il giro dei laghi, il giro dei santuari francescani e la scalata del Terminillo, ed è anche uno dei rando point del Grand Tour Rando, il percorso del brevetto cicloturistico permanente dell’Umbria che, con i suoi 320 km, collega tutti i punti di maggiore interesse del territorio.