Speco di San Francesco – Narni

Lo Speco di San Francesco, ha origini benedettine e sorge nel luogo che intorno al XIII secolo era noto come l’Eremo di Sant’Urbano. Lo speco è una spaccatura nella roccia dove San Francesco, giunto nell’eremo nel 1213, soleva ritirarsi in preghiera e dove, nei pressi, fu costruita dai frati una celletta in pietra con un letto in legno per il Santo. Lo Speco è considerato uno dei santuari più importanti del francescanesimo. L’eremo è stato ed è ancora un luogo di meditazione e preghiera per la comunità francescana e per i numerosi pellegrini che lo frequentano, immersi nel silenzio di questi luoghi.

Qui Francesco trascorse un periodo di malattia e si narra che qui avvenne il miracolo della trasformazione dell’acqua in vino e del bastone piantato in terra che germogliò dando vita ad un grande albero di castagno che si crede sia proprio l’albero ancora esistente nel prato nei pressi della cella del santo. Si accede al santuario attraverso una strada sterrata. La chiesa, risalente alla fine del 1500, è spoglia e spicca il crocefisso ligneo sopra l’altare. Anche il chiostro adiacente, quattrocentesco, con gli archi del porticato in pietra, si presenta nella sua essenzialità.

Interessante per gli affreschi trecenteschi, è la Cappella di San Silvestro. La struttura è stata ampliata nel corso dei secoli e, dopo il restauro del 1942, è ancora abitata dai frati. Una rampa nel bosco conduce allo speco e all’oratorio di San Francesco. E’ visibile la fenditura nella roccia dove Francesco si ritirava in preghiera. All’interno dell’oratorio, due affreschi ricordano il miracolo dell’acqua trasformata in vino, mentre, nella piccola cella adiacente, è conservato il letto del santo utilizzato nel corso della sua malattia. A ridosso della roccia, poco distante, in una nicchia, è stata ricavata una cappella con altare in ricordo della predicazione di san Bernardino.